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M. M. Ciammaichella, A. Galanti, C. Rossi
Dirigente Medico I livello
U.o.d. Medicina I per l’Urgenza
Azienda Ospedaliera S. Giovanni - Addolorata - Roma, Italia
(Dirigente Medico II livello: Dott. G. Cerqua)
EMBOLIA POLMONARE E TROMBOSI VENOSA PROFONDA IN UN CASO DI TROMBOFILIA: PRESENTAZIONE CLINICA KEYWORDS
Embolia polmonare, TVP, trombofilia
L’Autore ha esaminato un caso di trombofilia in paziente con TVP ed EB
Nell’ambito della trombofilia il ruolo svolto dalle proteine C ed S è noto. Pertanto, in caso di deficit combinato di entrambe la predisposizione risulta particolarmente aumentata. Se a ciò si aggiunge la positività della variante termolabile MTHFR (genotipo omozigote mutato), il rischio di trombosi si potenzia.
Alla nostra attenzione si presenta una donna di 48 aa con turgore dell’ arto inferiore sn associato a palpitazioni e dispnea. Dalla raccolta anamnestica non emerge nulla di rilevante. All’esame obiettivo la paziente è in condizioni generali discrete, orientata e cosciente. La cute è calda, asciutta, rosea. Non si apprezzano rumori patologici polmonari. La PA è di 130/80 mmHg. La FC è di 75/m ritmica. L’addome è trattabile, non dolente né dolorabile su tutto l’ambito. Non si apprezzano tumefazioni pulsanti addominali. La peristalsi è valida. I polsi periferici sono presenti , validi, simmetrici. E’ presente turgore dell’arto inferiore di sn con termotatto aumentato ed accentauzione del reticolo venoso superficiale. Sono presenti i segni di Homans, Bauer, Deneke. Non si apprezzano focalità neurologiche. Non vi sono segni di meningismo. La TC è di 36.8°C. La paziente viene sottoposta a trattamento con eparina a basso peso molecolare embricata ad acenocumarina fino a raggiungimento INR 2-3, antibioticoterapia, acido folico, declivoterapia e successivo bendaggio dell’arto. Si effettuano i seguenti esami:
La carenza di proteina C ed S ha svolto un ruolo determinante nella patogenesi del fenomeno tromboembolico occorso a questa paziente. La proteina C quando è attivata dalla trombina legata alla trombomodulina inibisce mediante proteolisi l’attività del cofattore dei fattori VIIIa e Va mediante un’azione che richiede la proteina S e fosfolipidi come cofattori. La proteina S si trova nel plasma sia come proteina S libera che come proteina S legata alla proteina legante il C4b del sistema del complemento. La forma libera funge da cofattore della proteina C. La positività della variante termolabile MTHFR si associa, invece, spesso con alti livelli di omocisteina (non nel nostro caso in cui i livelli di omocisteina sono normali) la cui azione si tradurrebbe in una inibizione sul rilasciamento endotelio-dipendente. Al fine di prevenire l’aumento della omocisteina plasmatica è stato somministrato acido folico alla paziente.
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